Anteprima Sui Disturbi dell’ Umore:
I disturbi dell’umore (spiegati accuratamente nella pagina ” disturbi dell’umore “) comprendono una serie piuttosto ampia e variegata di problemi legati ad una alterazione del tono dell’umore. E fin qui è tutto chiaro e, apparentemente, semplice. Di fatto chi ne soffre lotta giorno dopo giorno contro demoni e fantasmi apparentemente invincibili. E in questa lotta senza fine spesso si scontra con l’atteggiamento di chi sta loro intorno e che, in quanto non pienamente consapevole della fatica che fa il proprio caro, tende a minimizzare dando consigli che suonano come una ulteriore colpevolizzazione del proprio stato.
Disturbi dell’umore: Come gli altri percepiscono la condizione del paziente?
Molte volte infatti, chi vive una condizione di sofferenza di questo tipo, trova scarsa consapevolezza da parte delle persone che gli stanno vicine. Mi è capitato molte volte, lavorando con pazienti che stavano attraversando un periodo di depressione, di sentirli lamentarsi del fatto che spesso le persone loro più vicine tendevano a biasimarli o a dar loro consigli vissuti come banali e superficiali. Ciò che mette maggiormente in difficoltà chi attraversa un momento del genere è il ricevere indicazioni ovvie, per le quali si sentono ulteriormente responsabili della loro situazione.
“Non dovresti stare tutto il giorno sdraiato sul letto”, “Perché non esci un po’? C’è un bellissimo sole!”, “Dovresti provare ad attivarti un po’…”.
Frasi come queste, pronunciate con l’idea di spronare chi vive un momento di forte difficoltà, sortiscono spesso l’effetto opposto. Innanzitutto perché chi si trova a lottare, per esempio, contro la depressione non ha la possibilità di intervenire per ribaltare la situazione con tale semplicità. Altrimenti lo farebbe da solo, senza attendere un consiglio abbastanza ovvio. In secondo luogo, considerazioni di questo tipo portano spesso chi ne soffre a sentirsi ulteriormente in colpa perché il messaggio implicito che passa è che chi si trova in questa situazione ne è in parte responsabile. Immaginate quindi come si possa sentire una persona già sofferente quando si trova ad ascoltare inviti di questo tipo e a fare riflessioni simili.
Certo, chi consiglia non lo fa assolutamente in cattiva fede. Se fosse consapevole degli effetti potenziali, sicuramente agirebbe in altro modo.
Ovviamente noi psicologi non abbiamo il potere di intervenire sul paziente e su tutti i parenti che gli stanno vicino e che possono, in un modo o nell’altro influenzare il suo stato d’animo. Il lavoro viene sempre fatto con chi si siede di fronte a noi. L’obiettivo è comunque anche quello di cogliere l’influenza che certe relazioni hanno sulla vita del nostro cliente. Solo rendendolo consapevole del potere che l’altro esercita su di lui, è possibile gettare le basi per un processo di cambiamento.
Farmaci per curare Disturbi dell’ Umore: FACCIAMO CHIAREZZA!
In alcune situazioni, il lavoro dello psicologo può essere affiancato da una consulenza con un professionista in ambito psichiatrico. Il motivo di una tale scelta risiede nel fatto che in taluni casi, può essere d’aiuto e di sostegno il supporto farmacologico. Tale eventuale “stampella” dovrà ovviamente essere gestita da un medico psichiatra che detterà tempi e modi di somministrazione del farmaco. Sconsiglio vivamente di autoregolarsi e autogestirsi una eventuale terapia farmacologica, per evitare di incorrere in effetti collaterali che complicherebbero ulteriormente il quadro clinico del paziente.
In molti casi tale supporto ha una durata limitata e serve a supportare il paziente nel periodo acuto del momento di crisi. Affidarsi ad un farmaco non significa non essere più in grado di farcela da soli, ma rappresenta la maturità di aver accettato di avere bisogno di un aiuto necessario in un determinato momento della propria vita. Paragono spesso il farmaco ad un tutore utilizzato da chi ha subito un trauma per il quale è previsto un periodo di riabilitazione. Il suddetto tutore non accompagnerà la persona per tutta la vita, ma sarà uno strumento necessario per quella determinata fase.
Personalmente non mi considero un fanatico del farmaco e considero distorto il rapporto che questa società ha con esso. Ma, alla luce della mia esperienza, ho realizzato che in alcuni casi esso si rivela un alleato necessario. E badate bene, un alleato. Perché solo considerandolo un alleato, e non un nemico, potremo garantire alla nostra mente e al nostro corpo di accettare il suo contributo. E cosi facendo, ne “aumenteremo” l’efficacia, riducendo talvolta i tempi di assunzione.
Conclusioni sui disturbi dell’umore: il mio consiglio a non sottovalutare
Questo breve articolo ha come scopo quello di sensibilizzare sia chi soffre di determinati disturbi dell’umore, sia gli eventuali familiari, a non sottovalutare l’impatto che certe esperienza possono avere sulla vita di una persona. In situazioni di questo tipo, è assolutamente necessario rivolgersi ad uno specialista qualificato. Un intervento tempestivo può influire positivamente sul percorso e sul recupero del paziente. Anche le situazioni apparentemente più complicate, possono trovare una soluzione affidandosi al professionista giusto, che metterà le proprie competenze e la propria sensibilità al servizio di chi, in quel momento, gli sta chiedendo aiuto e gli sta donando la propria fiducia.