I Fattori di Stress Possono Portare a Malattie Complesse da Affrontare. Ecco Come Provare a Rilassarsi ed Risolvere le Difficoltà
Per molti di noi, lo stress inizia quando ci svegliamo e si diffonde durante il giorno. Siamo immersi in esso. Per i più afflitti, può caratterizzare la propria vita da quando se ne ha memoria. Come essere umani, non dobbiamo più combattere contro le bestie feroci, ma dobbiamo gestire fattori stressanti in abbondanza. E questi sono implacabili.
Il nostro mondo è pieno di stress:
L’aumento dei costi sanitari è preoccupante, soprattutto se abbiamo condizioni croniche;
Il cambiamento climatico globale ci fa chiedere se dovremmo anche solo preoccuparci di avere dei figli;
Facebook è deprimente (perché sembra che i nostri amici si divertano sempre più di noi?);
L’inquinamento dell’ambiente in cui viviamo lentamente scalfisce la nostra salute;
La mancanza di sonno o di orari di lavoro improponibili ci tengono costantemente in uno stato di sonnolenza;
I nostri lavori ci stressano
Il capo è prepotente, e talvolta ci viene chiesto di lavorare un po’ nei week-end o addirittura durante la notte. I vecchi e tranquillizzanti orari lavorativi dalle 9 alle 17, dal lunedì al venerdì sono una cosa che appartiene ormai al passato. Oggi abbiamo orari “flessibili”, un eufemismo dal suono dolce che significa che il capo può raggiungerci in qualsiasi momento e in qualsiasi giorno. Naturalmente, possiamo affrontare il nostro capo per dirgli che non intendiamo dare tutto questo spazio al lavoro, ma l’ultima persona che l’ha fatto sta continuando ad inviare curriculum vitae.
Scherzi a parte, le sopra descritte condizioni lavorative, per quanto estremizzate, non sono cosi lontane dalla realtà.
L’onnipresente telefono cellulare che doveva liberarci, permettendoci di avere più tempo libero, è diventato il nostro carceriere. Le nostre vite sono ormai in attesa continua, come quella del protagonista de “Il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati.
Queste incertezze, unite alla nostra impotenza su di esse, risulta essere una combinazione tossica. Può infatti renderci vulnerabili al disturbo d’ansia generalizzata, che colpisce ormai 1 persona su 20 e i cui valori statistici sono in continua crescita. Non c’è soluzione, e può farci ammalare in modo serio.
Come il nostro corpo affronta lo stress
Ciò che le nostre menti possono fare è veramente sorprendente. Normalmente lo chiamiamo “pensare“, ma la nostra vera abilità è predire il futuro. Quando prendiamo una decisione, abbiamo già tutta una serie di aspettative legate alla nostra scelta. E’ una parte così profonda della nostra psiche, non ci accorgiamo nemmeno averla.
Quando qualcuno ci lancia qualcosa, ci allunghiamo per prenderlo senza pensarci. Il nostro cervello comprende le leggi che governano la gravità e le direzioni delle parabole abbastanza bene per prevedere dove sta andando qualsiasi proiettile: un calcolo fenomenale del futuro che intraprendiamo con una certa aplomb.
Questo rapido potere predittivo è utile in un mondo esigente in cui dipende da noi evitare i colpi. E così, quando ci viene negato, ci sentiamo male. Quando le circostanze ci impediscono di fare previsioni, l’ansia comincia a offuscare la nostra mente.
Omeostasi: fattore di stabilità ed equilibrio contro lo stress
Un sasso non risponde se lo si prende a calci. Non gli importa neanche se viene insultato. Ma, per esempio, gli insulti o i calci (metaforici e fisici) sono fattori di stress per le creature viventi, che hanno la sorprendente capacità di rispondere a loro regolando la loro biochimica per stabilizzare la situazione.
Se, per qualche strana ragione, nel nostro copro aumenta il livello di acido, esso si regola rapidamente, costringendoci a respirare più velocemente, eliminando l’anidride carbonica che contribuisce ad aumentare l’acidità. Inoltre, i reni producono bicarbonato per neutralizzare l’acido. Questo sorprendente push-back contro i fattori di stress è chiamato omeostasi, ed è una delle principali caratteristiche distintive della vita.
L’asse intestino-cervello: esempio di comunicazione efficace
Miliardi di batteri vivono nel nostro intestino e, in una buona giornata, sono in equilibrio omeostatico tra loro e con noi. È sorprendente notare come lo stress possa colpire questi microbi intestinali. Quando aumentiamo adrenalina e cortisolo, mettiamo in allarme il nostro corpo: i nostri muscoli si accendono e il nostro cervello inizia a correre.
Questo ci toglie energia dalle nostre budella. Le regole dell’evoluzione hanno creato questa reazione per una buona ragione: in caso di pericolo, in primo luogo, scappiamo dal leone. Solo in un secondo momento ci preoccupiamo della digestione.
Anche il nostro sistema immunitario viene messo in attesa. Potremo preoccuparci del nostro raffreddore solo dopo essere fuggiti dal leone.
Ma queste scelte prioritarie ci rendono vulnerabili all’invasione di certi microbi indisciplinati che aspettano sempre che abbassiamo la guardia. Così, per esempio, lo stress può portare ad un problema intestinale che, a sua volta, può provocare un’infiammazione cronica che contribuisce all’aumento dell’ansia. Questo è un ciclo di feedback positivo, e può essere travolgente.
È una strada a doppio senso di marcia
I nostri microbi intestinali possono anche influenzare i nostri livelli di stress. Una parte di ciò è perfettamente ragionevole: Se ingerissimo del veleno, sia che provenga da un’ostrica o da una spia russa, dovremmo prestare attenzione, e questo aumenterebbe la nostra ansia. L’ansia ci aiuta a concentrarci sul problema in questione e, in alcuni casi, a trovare un bagno.
Il modo in cui il nostro intestino parla alla nostra mente è a volte palese. I grandi messaggi vengono inoltrati rapidamente. La nostra mente disegna una connessione marcata ed indelebile tra l’assumere veleno e la nostra reazione corporea. Tutto ciò è stato progettato per impedirci di ripetere l’esperienza. Mangiare un’altra ostrica avvelenata è un ottimo modo per vincere un Darwin Award, ma non è un modo affidabile per propagare la specie.
Quando le negoziazioni si interrompono, ciò può portare a un brutto ciclo di feedback, esacerbando il cattivo umore e creando perdita intestinale e infiammazione. Questo, a sua volta, può portare ad ansia, depressione, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie intestinali e altro ancora.
In sintesi: come gestiamo lo stress?
In sintesi, lo stress può indurre il cervello, attraverso una serie di percorsi, a produrre ormoni come il cortisolo e l’adrenalina. Questi aumentano la risposta allo stress, che tende a scaricarsi sul sistema digestivo. Nel corso del tempo, ciò può portare ad un’infiammazione cronica che può farci ammalare e causare ulteriori infiammazioni a livello corporeo e aumento di stress a livello cerebrale, creando cosi le basi di un pericoloso circolo vizioso.
L’omeostasi è una meraviglia della natura, ma non riesce a riportarci sempre alla normalità. La risposta allo stress consuma rapidamente le risorse. I nostri sistemi iniziano a degradarsi quando sono continuamente stressati.
Quasi tutte le malattie croniche, comprese le malattie cardiache, diabete, cancro, Alzheimer, Parkinson, e altro ancora, sono associate a questa degradazione e infiammazione cronica.
Può essere molto difficile uscire da questo ciclo cosi pericoloso.
Quali possibili soluzioni:
Trovare un buono psicologo. La terapia in generale ha mostrato buoni risultati con stress e ansia. Trovate il vostro e avrete fatto il primo passo per la risoluzione dei vostri problemi.
Ridurre l’alcol. Lo so, un bicchiere di qualcosa di alcolico può avere un effetto positivo alla fine di una giornata stressante. Ai produttori piace dirci che un bicchiere o due può far bene. Ma sappiamo tutti molto bene quali possono essere le conseguenze di un rapporto troppo confidenziale con l’alcol.
Concentrarsi sulla respirazione. Questo suggerimento nasce dall’idea della consapevolezza, per imparare a concentrarsi su qualcosa che sta accadendo in questo momento e per togliere la mente dai problemi a lungo termine che complicano la nostra vita.
L’esercizio fisico ossigena il cervello, aiutandoci ad affrontare meglio lo stress.
È comunque difficile che lo stress scompaia magicamente, ma lo scopo di questo breve articolo è quello di porre l’attenzione sul fatto che abbiamo più controllo di quanto pensiamo. Questi consigli dovrebbero aumentare la nostra resilienza e impedirci di soccombere alla sfortunata cattiveria della vita. Dopotutto non costano niente in termini concreti e potrebbero dare inaspettati risultati positivi. Date loro una chance!
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