Per certi versi questa dovrebbe essere la situazione ideale di chi abbraccia un approccio come il mio (sistemico). Di fatto portare in seduta la famiglia può rappresentare un momento significativo per la vita di tutte le persone coinvolte. In questi casi infatti, spesso assistiamo ad una fase iniziale in cui c’è uno dei membri “responsabile” della situazione in essere. Sono molte le famiglie che decidono di intraprendere questo percorso per gestire le difficoltà che si stanno incontrando nel rapporto con uno dei membri della stessa.
L’approccio sistemico permette però di farsi carico dell’intero sistema familiare, che viene cosi invitato a riflettere sulle relazioni che scorrono al suo interno e che coinvolgono tutti i membri e non solo quello indicato dai familiari.
La terapia con la famiglia si configura come una sfida estremamente ricca di variabili, tanto da richiedere, anche in questo caso, la presenza di un co-terapeuta. Come scritto prima a proposito della terapia di coppia, quattro occhi vedono meglio di due.
Anche in queste situazioni è possibile svolgere delle sedute in cui vengono invitati solo alcuni membri della famiglia e non altri. Normalmente cerco di riunire la famiglia almeno per le primissime sedute. Dopodiché rispetto eventuali defezioni oppure posso scegliere di lavorare con alcuni membri piuttosto che con altri. Almeno per un periodo di tempo più o meno limitato.
Un grande punto di forza, a mio parere, dell’approccio sistemico, è dato dalla grande flessibilità del setting. Non mi piace lavorare in un contesto troppo rigido che non tenga conto delle variabili che potrebbero presentarsi all’improvviso. Certo, questo complica ulteriormente il mio lavoro, ma lo rende anche estremamente più interessante e dinamico.
L’aspetto a mio parere più interessante di questo tipo di contesto è vedere come lavorare sulle relazioni possa dare adito a nuovi equilibri assolutamente impensabili dai membri stessi della famiglia. Spesso sono gli stessi familiari a riconoscere modalità relazionali di cui non si pensavano capaci. Quando il lavoro coinvolge attivamente tutti i membri e non solo il paziente designato, i miglioramenti sono immediati e duraturi proprio perché mettono in discussione l’intero sistema e non solo una parte di esso.
Anche in questo caso le sedute possono avere una durata maggiore rispetto agli standard individuali proprio per garantire a tutti i membri coinvolti di portare il proprio contributo.