Quali Difficoltà si Incontrano nel Chiudere un Rapporto
Si sa, non tutte le coppie sono fatte per durare in eterno. Anzi. Spesso le coppie si sfaldano ancora prima di essersi dati la possibilità di recuperare o ridefinire il rapporto. Dopotutto una relazione non va avanti da sola. Il “moto perpetuo” non esiste in termodinamica e non esiste neanche nell’ambito delle relazioni interpersonali.
Ogni rapporto necessita di un continuo e costante sforzo da parte di entrambe le persone coinvolte perché questo possa continuare ad esistere. E come ogni motore, anch’esso non è esente dal rischio inceppamento. Quando questo succede è tempo di alzare il cofano e controllare cosa c’è che non va. A nessuno di voi verrebbe in mente di buttare la propria auto se questa improvvisamente si ferma nel bel mezzo di un viaggio, giusto? Spesso questa si rivela la scelta più semplice e più rapida. A maggior ragione se mentre scendiamo per controllare cosa non sta funzionando, ci passa davanti un’altra auto, nuova di fiamma, che accosta promettendoci di riportarci a casa…
Ma in questo caso il rischio che anche la nuova, fiammante fuoriserie prima o poi manifesti gli stessi problemi della nostra vecchia vettura è praticamente lo stesso.
E sapete perché? Semplicemente perché i motori si guastano. E quando una cosa si guasta, si tenta di aggiustarla. A volte però non è possibile recuperare alcunché. Ed ecco che, proprio in questi casi, si apre la sfida. Si tenta in tutti i modi di ricostruire, recuperare, aggiustare, ridefinire un rapporto che forse non ha più alcuna ragione di esistere.
Ovviamente si tratta sempre e comunque di scelte personali che affondano le radici nella propria storia e che hanno dignità di essere tenute in considerazione. Ma rimango spesso colpito dalla tendenza, da parte di alcuni pazienti, di tentare in ogni modo di mantenere in piedi un rapporto che sta precipitando da tempo.
La coppia scoppia: A volte ci dimentichiamo di noi stessi
L’aspetto preoccupante in situazioni come questa è dato dal fatto che chi si impegna nel tentativo di non perdere la persona amata spesso perde se stesso. Cosa intendo con questa frase? Semplice: l’altro diventa più importante. E cosi ci si ritrova a stare male e a soffrire a causa di un rapporto che probabilmente non può più funzionare.
Qualche tempo fa, discutevo con un paziente proprio sulla necessità di riposizionare al centro della sua vita la propria persona e non l’altro. Da troppo tempo ormai in cima ai suoi pensieri c’era l’altro. E le descrizioni del loro rapporto si incentravano sempre di più sulla sofferenza e sul dolore che lo stare insieme comportava. C’era ovviamente una certa attenzione ai bei momenti, ma questi erano sempre meno. E per quanto belli essi potessero essere, tanto erano brevi e tanto dolorose erano le cadute legate ai continui litigi.
In tutto questo il mio paziente era completamente sparito. Nessuna traccia. Rimaneva solo la sua sofferenza e il suo dolore. E alcune immagini di un rapporto ideale, ben lontano da quello che stava vivendo in quel momento. Da qui le mie riflessioni sul significato che questa relazione potesse avere per il mio paziente.
Relazioni ideali: che peso hanno sulla realtà?
Il quadro che si stava delineando era sempre più quello di un’ideale di relazione che forse, inizialmente, aveva un riscontro con la realtà dei fatti. Ma da molto tempo ormai tale realtà era stata sostituita da una costante sofferenza. Cosa teneva il mio paziente cosi legato a quella relazione? Quali erano i suoi “vantaggi” nel tenere in piedi un rapporto cosi doloroso?
A volte risulta molto difficile avere la lucidità necessaria per riconoscere il proprio ruolo all’interno di una relazione. E nella fatica di riconoscere quanto succede si corre il rischio di non accorgersi quanto pericoloso sia esporsi a certe dinamiche.
Infatti immolarsi per l’altro non è segno di amore puro. Piuttosto indica un bisogno individuale che affonda le radici nella storia di colui che vive una situazione di questo tipo. E’ importante però non confondere questi aspetti con l’amore. Cosi facendo, si da vita a dinamiche relazionali assolutamente tossiche e potenzialmente pericolose.
In un rapporto di coppia la parità e il rispetto sono aspetti fondamentali. Senza uno dei due diventa estremamente complicato tenere in vita qualsiasi relazione. La presenza di queste due variabili, valide in maniera bidirezionale, permette di mantenere un occhio critico nei confronti del legame con l’altro. Se mi rispetto e rispetto l’altro, se considero me stesso e il partner entrambi uguali, allora metto nella relazione delle importanti fondamenta che possono fornire un utile strumento di valutazione. In questo modo la possibilità di ridefinire e riscrivere un rapporto diventa qualcosa di concreto. In condizioni simili è possibile investire energie e tempo per “alzare il cofano” e controllare cosa non sta funzionando nel modo corretto. E se proprio di motori non ce ne intendiamo, possiamo sempre rivolgerci a qualcuno esperto. La terapia di coppia è un valido strumento per aggiustare o aggiungere parti mancanti al rapporto.
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