Una Domanda Frequente: Perché Andare dallo Psicologo?
Questa è una domanda che molte persone mi hanno rivolto e che probabilmente hanno rivolto a se stesse per molto tempo. Già, perché? Dopotutto dei propri problemi si può parlare ad un amico/a senza spendere una lira e passare ancora per il “matto di turno”.
Ci sono una serie di cose non corrette in queste affermazioni. La prima è che non si va dallo psicologo perché si è “matti”. I motivi per cui si decide di contattare uno psicologo sono tanti e tutti validi. Ovviamente ogni decisione è estremamente personale e ha a che vedere con il desiderio di conquistare o riconquistare uno stato di benessere che, per le ragioni più diverse, si è perso.
Inoltre lo psicologo ha dalla sua una serie di competenze che neanche il migliore amico del mondo possiede. Il motivo è da ricercarsi negli anni di studi, nelle esperienze fatte e nell’atteggiamento imparziale che un amico può provare a mantenere con notevoli difficoltà.
Sfortunatamente in Italia la figura dello psicologo, dello psicoterapeuta e dello psichiatra vengono ancora confuse tra loro. Tale confusione contribuisce a nutrire molti falsi miti come quelli descritti poche righe sopra. Nei Paesi di stampo anglosassone certi pregiudizi sono stati ampiamente superati già molti anni fa e hanno permesso lo sviluppo di molte correnti di pensiero diverse tra loro.
La domanda del titolo però rimane senza risposta. Come già detto i motivi possono essere i più disparati ma spesso si convogliano nella ricerca di un nuovo equilibrio, nel desiderio di cambiare aspetti di se, nella volontà di superare certe barriere e difficoltà, nella curiosità di conoscersi meglio. Ed è con queste premesse che inizia il lavoro dello psicologo. Il nostro lavoro consiste nell’aiutare il paziente a centrare il proprio obiettivo; a realizzare il progetto che lo ha spinto a prendere contatto con noi. Mi piace pensare al nostro lavoro come qualcosa che favorisca un processo di cambiamento e maturazione in totale armonia con i desideri del paziente. Lo psicologo non forza né suggerisce.
L’approccio sistemico a cui faccio riferimento nel mio lavoro parla proprio di co-costruire insieme a chi abbiamo di fronte: individuo, coppia o famiglia. Credo che non vi sia nulla di più bello e rispettoso di un professionista che non ti dice cosa è “giusto” e cosa è “sbagliato” né ti suggerisce la strada da percorrere, ma piuttosto si mette al tuo fianco e intraprende con te un cammino che è ancora tutto da scoprire.
Ecco perché si va dallo psicologo: perché certi viaggi sono meglio se si fanno con una guida esperta.
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