Come il Percorso Terapeutico può Davvero Cambiare la Nostra Vita in Meglio, Quando Parliamo di Stress?
Il termine “stress” è piuttosto abusato ai giorni nostri. In un certo senso è quasi diventato parte integrante della società in cui viviamo. Le società occidentali come la nostra sono intrinsecamente votate allo stress.
Solo negli ultimi anni questo aspetto è stato indagato e si è cominciato a correre ai ripari cercando a volte di integrare ritmi frenetici con momenti per sé, altre rinunciando ad uno stile di vita caotico per abbracciarne uno nuovo e più a dimensione umana.
Il termine stress indica una situazione, più o meno prolungata, di tensione e affaticamento a vari livelli. Ciò che fa la differenza in termine di eventi stressanti non è solo l’intensità, ma anche i tempi per cui certe situazioni perdurano.
Comprendere lo Stress
Faccio un esempio piuttosto famoso: se vi dicessero di sollevare un bicchiere colmo di acqua, trovereste l’esercizio assolutamente semplice e per nulla faticoso. Se vi chiedessero di tenerlo sollevato per un paio di minuti comincereste a sentire un leggero fastidio. Se foste obbligati a tenere lo stesso bicchiere sollevato per un’ora probabilmente finireste l’esercizio imprecando e cercando subito il numero di telefono di un bravo osteopata. Il peso del bicchiere non è mai cambiato nel corso delle tre prove; ciò che è stato modificato è il tempo per il quale il bicchiere è rimasto sollevato.
Lo stress può funzionare in termini simili a questo esempio: a volte una situazione di per sé piuttosto sopportabile si prolunga per così tanto tempo da diventare assolutamente intollerabile per il corpo e per la mente di chi la fronteggia.
Lo Stress: Un Disagio Sottovalutato
L’esempio che vedeva coinvolto il braccio non è campato in aria: di fatto lo stress coinvolge a volte anche il corpo e il fisico della persona, e lo fa attraverso somatizzazioni di vario tipo, spesso correlate con l’evento stressante. In questo modo il nostro corpo ci avvisa che qualcosa non sta funzionando nel modo corretto e che sarebbe opportuno correre ai ripari nel più breve tempo possibile. Ma molto spesso i messaggi del corpo vengono liquidati e giustificati pensando ad uno sforzo, un colpo d’aria, un movimento sbagliato. Insomma si cerca una spiegazione che non metta in discussione il nostro modo di agire e di comportarci, anche se fonte di stress.
Si perché, per quanto possa sembrare strano, le cattive e nocive abitudini sono assai difficili da abbandonare. Per un qualche strano motivo, ci si affeziona. E ciò rende difficile il cambiamento. Le resistenze sono toste e difficili da superare. Dopotutto stare nella propria zona di comfort, anche quando di confortevole c’è rimasto molto poco, è pure sempre più semplice che affrontare le incognite di un processo di cambiamento. Con tutte le conseguenze, a volte anche relazionali, che esso comporta.
Le Relazioni Stressanti
Già, le relazioni. A volte lo stress è conseguenza di relazioni significative complicate e che causano difficoltà di vario tipo. A volte lo stress ha a che fare con un certo modo di approcciarsi agli altri in generale. In tutte queste situazioni, affrontare lo stress comporterebbe affrontare una o più parti di sé, dalle quali oltretutto, ci si ricavano dei vantaggi. Facciamo un esempio semplice e comune. A chi non è mai capitato di conoscere qualcuno che si lamenta perché è stressato e che la causa di tutto questo stress è da ricercare nel fatto che su di lei/lui pesa tutto l’equilibrio di un determinato sistema (familiare, lavorativo, sociale…)?
Responsabilità e Difficoltà del Cambiamento
Sicuramente vi sarà capitato di provare a consigliare a quella persona che forse sarebbe il caso di lasciare alcune responsabilità, prendersi del tempo per sé e cose del genere. E spesso la risposta che si riceve annienta ogni tentativo di cambiamento. Perché questo? Perché spesso, anche nelle situazioni più scomode, ci sono dei vantaggi secondari che sono difficili da lasciare. Nell’esempio precedente il vantaggio potrebbe essere nel ruolo centrale che potrebbe avere colei o colui che sente su di sé il peso di tutte quelle responsabilità. Pensare di essere il centro del mondo per qualcun altro può essere fonte di grande soddisfazione e ciò rende possibile sopportare situazioni estremamente stressanti e affaticanti.
Un esempio cosi banale vuole solo dimostrare come non sia affatto semplice decidere di intraprendere un processo di cambiamento della propria persona e delle proprie abitudini. Cambiare pelle significa stare nell’incertezza di cosa succederà dopo. Quale sarà la nuova “divisa”? Cosa comporterà in termini di responsabilità e ruoli sociali? Sono domande non cosi banali, per chi si trova a combattere con una parte che cerca di mantenere lo status quo, anche se comporta stress e fatica, e una parte che invece vorrebbe abbracciare l’incertezza portata dalla novità.
Ogni processo trasformativo passa attraverso questa delicata partita a scacchi tra le parti coinvolte. A differenza di una normale lotta, sarà però opportuno ascoltare tutte le parti coinvolte, per cogliere perplessità, dubbi e paure che rendono così complicato raggiungere un nuovo equilibrio.
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