La Serie Tv Bojack Horseman: Dove gli Opposti si Attraggono
Bojack Horseman è una serie tv in onda su Netflix, giunta ormai alla sesta stagione. Si tratta di un cartone animato, per dirla in termini comprensibili a tutti, che però non è dedicato al pubblico dei più piccoli. Anzi. In soldoni la serie ruota attorno alle avventure/disavventure di Bojack, il protagonista, che ha l’aspetto di un cavallo antropomorfo, star della tv ormai in declino dopo aver avuto un discreto successo grazie ad una serie tv in cui svolgeva il ruolo del protagonista intitolata “Horsin’ around”.
Il personaggio di Bojack Horseman
Bojack appare fin da subito come una star consumata dai vizi e dagli eccessi. Scontroso e poco socievole, mostra i tipici tratti dell’attore capriccioso e viziato, che continua a vivere del glorioso passato.
Oltre a lui ci sono altri personaggi che gli ruotano attorno, con importanze diverse. Uno di questi è sicuramente Mr. Peanutbutter, che ha le fattezze di un cane, un labrador per la precisione, e che si presenta come il contrario di Bojack. Anche Mr. Peanutbutter lavora per la televisione, è più giovane di Bojack ed è sulla cresta dell’onda. Ma soprattutto ha un carattere che lo rende subito l’amico di tutti. Dove Bojack mostra diffidenza, Mr. Peanutbutter mostra apertura. Dove Bojack mostra antipatia, Mr. Peanutbutter mostra simpatia. Dove Bojack mostra nervosismo, Mr. Peanutbutter mostra calma.
Insomma se l’uno risulta essere solare e trasparente, sempre pronto ad aiutare il prossimo e a farsi coinvolgere nei progetti più strampalati (Mr. Peanutbutter), l’altro risulta schivo e a volte indecifrabile, insicuro e poco propenso a mostrare agli altri gli aspetti più intimi di sé.
Tra loro sembra esserci una solida amicizia, per lo meno per come la intende Mr. Peanutbutter, che considera Bojack un riferimento importante. Lo stesso non si può dire invertendo le parti: Bojack non sembra mostrare molta simpatia per l’esuberante labrador, e, in alcuni momenti, sembra invidioso nei suoi confronti.
Il motivo per cui ho scelto di scrivere su un argomento così apparentemente leggero sta proprio nel modo in cui questi due personaggi vengono raffigurati. Credo sia molto facile individuare in Bojack e in Mr Peanutbutter delle parti di ciascuno di noi o di qualcuno di nostra conoscenza. A volte sembra quasi che i due siano le due facce di una stessa medaglia. Dopotutto a quanto di noi è capitato di attraversare momenti in cui non ci sentivamo in pace con noi stessi e quindi in grandi difficoltà nel relazionarci con gli altri? Oppure, di contro, quante volte abbiamo agito per conquistare il consenso delle persone che ci stavano intorno? Ecco, quando guardo una puntata di questa serie è un po’ come se stessi rivedendo aspetti che spesso mi vengono portati in seduta.
Bojack Horseman e Mr. Peanutbutter
Sotto certi aspetti, ho cominciato a vedere in Bojack la parte più sincera, quella che riesce a sintetizzare le contraddizioni interne a ciascun essere umano. Si perché Bojack non è tutto “nero”. In lui, soprattutto mentre la serie procede, si assiste ad un processo di cambiamento che parte ovviamente dalle caratteristiche di cui abbiamo brevemente parlato prima. Poco per volta il suo personaggio assume sempre più spessore e mostra comportamenti che forse non ci si sarebbe aspettato potesse avere all’inizio della serie. E’ come se in Bojack ci fosse l’emersione di quel lato “a la Mr. Peanutbutter” con la differenza che questa parte viene filtrata in un modo che appare essere più profondo e riflessivo. Bojack si mette in discussione. Si rende conto che ci sono delle cose di lui che non funzionano come vorrebbe. E l’amarezza con cui ne prende atto segnala un grande coraggio e una grande capacità introspettiva.
Mr. Peanutbutter per certi versi sembra rimanere ad un livello più superficiale. Il suo atteggiamento nei confronti degli altri è per il 99% delle volte di grande disponibilità. Sembra quasi che a volte sacrifichi il vero Sé pur di essere accettato dagli altri. Nel tempo però, ad un’osservazione più approfondita, succede qualcosa anche a lui. Alcune situazioni della vita non possono essere ignorate e quel lato “a la Bojack” sembra fare capolino anche in lui. E nel fare questo, a mio modesto parere, ci guadagna in complessità e spessore.
Dopotutto siamo tutti un po’ così: una somma di Bojack e Mr. Peanutbutter. A volte siamo più l’uno, a volte più l’altro. La differenza la fa la fase in cui ci sentiamo e che stiamo attraversando. Riuscire ad integrare queste due parti è sicuramente un grande risultato. A volte ci si cristallizza per troppo tempo in una delle due posizioni e allora la realtà comincia a sfuggirci di mano. Come in molti ambiti, l’equilibrio tra le parti in conflitto, o apparentemente in conflitto, ci permette di accettarci a 360°, riconoscendo che siamo poligoni e non figure piane e che a volte, il punto di osservazione da cui ci stiamo guardando, o dal quale osserviamo le cose, fa la differenza.