La personalità può essere descritta come l’insieme dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e dei nostri comportamenti; di tutte quelle caratteristiche che ci rendono unici e diversi dagli altri. La personalità di ciascuno si forma a partire dall’infanzia ed è la risultante della mescolanza di fattori ambientali ed ereditari. Nel corso della vita di ciascuno, la personalità è il modo in cui si entra in relazione con gli altri, con l’ambiente circostante e il modo in cui ci si percepisce.
Con il termine “disturbo di personalità” ci si riferisce a quei quadri clinici in cui l’esperienza e il comportamento del soggetto si discostano dal contesto di riferimento, presentando pensieri e azioni disadattive che si manifestano in maniera persistente coinvolgendo quindi anche la sfera emotiva, affettiva ed interpersonale e che provocano nel paziente un forte disagio.
Tra i principali disturbi di personalità citiamo il Disturbo Paranoide di Personalità, il Disturbo Borderline di Personalità, il Disturbo Narcisistico di Personalità e il Disturbo Dipendente di Personalità.
Disturbo Paranoide di Personalità
Il Disturbo Paranoide di Personalità si caratterizza per una modalità di pensiero distorta e caratterizzata da una profonda sfiducia e sospettosità nei confronti degli altri.
Spesso il paziente che soffre di tale disturbo interpreta le parole o le azioni degli altri come dirette ad offenderlo o a fargli del male. Teme che gli amici, i familiari o i colleghi di lavoro lo sfrutteranno, ingannandolo e tradendolo. Spesso questi pazienti dedicano parte del loro tempo a cercare prove di quanto sospettato. Una prima importante conseguenza di pensieri e comportamenti di questo tipo sta nell’impossibilità di avere relazioni intime con qualcuno: non fidandosi dell’altro, difficilmente si possono gettare le basi per una relazione profonda. Grazie alle buone capacità cognitive che spesso i pazienti che soffrono di questo disturbo mostrano, è possibile, nel corso di una terapia aiutarli a riconoscere l’infondatezza di certe convinzioni, aiutandoli altresì a costruire relazioni degne di fiducia.
Disturbo Borderline di Personalità
Il paziente che soffre di questo tipo di disturbo tende a sperimentare vissuti emotivi e ad agire comportamenti in modo molto intenso, con frequenti ed improvvisi ribaltamenti. Spesso questi pazienti sono in balia delle loro emozioni per cui sono piuttosto comuni atteggiamenti e comportamenti aggressivi e violenti.
D’altra parte è pratica piuttosto frequente quella di svolgere attività pericolose e potenzialmente cronicizzanti (come l’uso di sostanze stupefacenti, l’abuso di alcol, comportamenti alimentari irregolari, comportamenti fortemente attivanti sul piano emotivo). L’obiettivo è quello di ridurre l’impatto dell’attivazione a livello emotivo. Queste difficoltà a gestire la parte emotiva si concretizza con grandi difficoltà a livello relazionale a tutti i livelli. Nonostante vi sia spesso una grande capacità intellettiva, questi soggetti faticano a procedere negli studi e svolgono lavori al di sotto delle loro potenzialità. Inoltre vi è una elevata percentuale di rischio di compiere gesti anti-conservativi.
Nonostante un quadro clinico piuttosto complesso, negli ultimi anni si è dimostrato che grazie ad un percorso terapeutico è possibile per chi soffre di un tale disturbo, alleviare i sintomi e migliorare la qualità della propria vita.
Disturbo Narcisistico di Personalità
Con tale definizione ci si riferisce ad un quadro clinico caratterizzato da idee grandiose, senso di onnipotenza, mancanza di empatia nei confronti degli altri. Il paziente narcisista ha costantemente bisogno di sentirsi ammirato dagli altri e generalmente tende a considerarsi migliore di chi gli sta intorno.
Proprio a causa di questi tratti normalmente tali pazienti vivono in un costante senso di competizione e patiscono particolarmente le critiche, evitando accuratamente di prendersi colpe o responsabilità che andrebbero ad intaccare il proprio Sé grandioso. Le difese messe in atto di fronte a situazioni di questo tipo normalmente sono ascrivibili ad un comportamento arrogante, senso di superiorità e disprezzo.
Le persone che soffrono di un tale disturbo possono ottenere un certo successo in alcuni ambiti della propria vita, in particolare nella sfera lavorativa dove certe caratteristiche del disturbo potrebbero risultare funzionali. Ben diversa l’ambito sociale per il quale non sempre certi tratti possono risultare piacevoli e condivisibili.
Con pazienti di questo tipo è molto importante costruire una relazione terapeutica nella quale il soggetto senta di non essere in una situazione competitiva e dove possa sentirsi poco per volta libero di mostrare alcuni tratti di fragilità del proprio carattere, senza correre il rischio di venire giudicato. È altresì importante evitare che il paziente veda nello spazio terapeutico un ulteriore modo per mostrare il suo potere e le sue capacità.
Disturbo Dipendente di Personalità
Il soggetto che soffre di Disturbo Dipendente di Personalità tende a fare affidamento sulle persone che lo circondano. Dimostrando di non esser in grado di prendere decisioni in autonomia. Generalmente queste incapacità coinvolgono anche le scelte più banali che caratterizzano la quotidianità di ciascuno. Tali pazienti sono alla costante ricerca di una guida, di una persona di riferimento alla quale affidarsi completamente e alla quale affidare le proprie scelte, con il grosso rischio di un iper-investimento nei confronti di tale persona, che si trova ingabbiata in una relazione che spesso diventa soffocante.
Coloro che soffrono di questo tipo di disturbo possono essere vittima di relazioni abusanti a conferma della loro incapacità ad essere autonomi. La scarsa autostima non permette loro di trovare la giusta realizzazione in ambito lavorativo.
Tale disturbo, oltre che nei confronti delle persone, può portare ad una dipendenza nei confronti di sostanze o di comportamenti pericolosi (come per esempio le dipendenze senza sostanza come il gioco d’azzardo, la tecnologia ecc…).
Con pazienti di questo tipo è utile lavorare con l’obiettivo di individuare le risorse a disposizione della persona, aiutandola a costruire, passo dopo passo, quelle strutture volte a sviluppare autonomie e crescita personale.