La categoria che fa riferimento alle dipendenze è quanto mai ricca e articolata. Mai come oggi infatti, tale categoria si è modificata, arricchendosi di nuove e più complesse forme di dipendenza.
La dipendenza per antonomasia è stata infatti quella da droghe, in particolare dall’eroina. Fino a qualche tempo fa infatti, soprattutto nell’ambito dei tossicodipendenti, c’era la tendenza a non sentirsi tale a meno che non si facesse uso esclusivo o preferibile di eroina. Coloro che utilizzavano cocaina o cannabinoidi non erano soliti percepirsi affetti da dipendenza nei confronti di tali sostanze. Un discorso simile lo si può fare per l’alcol, una piaga sociale molto profonda, che spesso veniva scambiata per abitudine culturale, soprattutto in determinati contesti.
Di fatto tutto ciò che comporta uno stravolgimento del proprio stile di vita che comincia a strutturarsi attorno ad una determinata sostanza, un oggetto o un comportamento, può essere definito come dipendenza.
Nel corso degli ultimi trent’anni non solo il mondo delle tossicodipendenze è stato stravolto, ma ad esso si è aggiunto un vero è proprio universo parallelo in cui, diversamente da queste, manca una sostanza d’elezione.
Le tossicodipendenze sono prevalentemente legate all’abuso di sostanze stupefacenti come droghe o alcol. Il “dipendente” assume quindi una sostanza, ingerendola, fumandola, iniettandola o sniffandola. Di fatto qualcosa di esterno entra nel corpo.
Con le “nuove dipendenze” si ha avuto a che fare con situazioni nuove poiché veniva meno proprio la sostanza da assumere. In questi casi, il “dipendente” non assume nessuna sostanza ma basa la propria dipendenza da un oggetto, una situazione, un comportamento. In questo vasto insieme rientrano le dipendenze dalla tecnologia (internet, videogames, accessori tecnologici), dal gioco d’azzardo, da alcuni comportamenti devianti o pericolosi, ecc…
Le diverse forme di dipendenza, con o senza sostanza, hanno spesso una base comune e cioè la mancanza di qualcosa che spesso affonda le proprie radici nell’infanzia delle persone e che proprio per questo motivo è ben radicato in profondità.
Il lavoro con il terapeuta ha come obiettivo andare a sanare quelle ferite, riempiendo le mancanze con comportamenti e atteggiamenti più virtuosi. In questi casi può essere utile lavorare in concerto con il Ser.D. (Servizio Dipendenze. Si tratta di un servizio dell’ASL presente sul territorio) di riferimento per il paziente.